Un'applicazione della teoria dei codici in ambito digitale è senza dubbio la compressione dei dati. Riuscire a compattare l'informazione è un obiettivo importante sia in termini di risparmio di spazio nei supporti di memorizzazione sia in termini di banda occupata per la trasmissione dei dati (telecomunicazioni).
Gli algoritmi di compressione sono loss-less quando sono processi completamente reversibili, cioè in fase di decodifica si riesce a ottenere nuovamente le informazioni di partenza senza alcuna perdita, sono invece lossy quando vi è una perdita irreversibile di informazione.
L'efficienza di una compressione si quantifica tramite il fattore di compressione che non è altro che il rapporto tra la grandezza originale del file e quella del file compresso.
Gli algoritmi di compressione si distinguono anche in algoritmi a compressione statistica (si basano sullo studio statistico della frequenza dei simboli, vedere l'algoritmo di Huffman) e algoritmi a compressione con sostituzione di testo o con dizionario (vengono creati opportuni dizionari di simboli per realizzare la codifica, vedere i Modellizzatori).
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